Franco Vita

Lettera di Franco Vita - Come una persona di casa.
Da quando Franco ci ha lasciati, il vuoto è così grande da farmi sentire nel nulla; scopro di aver perso ogni incentivo atto a riconoscermi utile.

Abituato com'ero a stare al suo fianco, il fatto di non trovarmelo più rattrista e confonde ogni mio scopo. Per attenuare un pò le tristissime sensazioni che provo, non mi resta altro che prendere la strada che porta dove fu accompagnato dall'amore di migliaia di persone.

Ed é là che vado a trovarlo frequentemente per raccontargli quanto ci manca fin da quel triste giorno che se ne andò lontano, troppo lontano. A volte mi sorprendo a pensarlo ancora impegnato lungo quelle perfide strade delle langhe Franco belga, mentre tutto solo se ne va verso Roubaix per entrare da trionfatore in quel prestigioso velodromo.

Oppure, nei miei soliloqui mi rivedo felice nel vedere Lui così contento per le bellissime vittorie iridate dei suoi Cipollini, Bettini e Ballan; o come quando ad Atene riceveva i complimenti del Presidente del Coni Gianni Petrucci per quell'oro olimpico regalatoci ancora da Paolo Bettini.

Ora la mia mente é volata alla ricerca di quella persona che vede con gli occhi di Franco, e che Egli donò perchè altri potessero vedere le cose belle di questo mondo al quale Egli diede tanto. Ogni volta che salgo in macchina mi giro dalla parte dove lui prendeva posto; purtroppo non lo vedo, ma sento che c'é!